Gianni-Emilio Simonetti, artista e teorico, tra i pochi esponenti del Situazionismo in Italia, ha fatto parte dell’esprienza artistico/politica di Fluxus, dell’avventura Cramps/Multipla e, nel campo delle culture materiali, ha ideato la rivista «La Gola». È docente presso il Politecnico di Milano.
Autore › Gianni-Emilio Simonetti
IN CATALOGO
Gianni-Emilio Simonetti
Fuoco amico
Il food-design e l'avventura del cibo tra sapori e saperi
Obiettivo del design applicato all’alimentazione è, da un lato, l’analisi delle forme e delle cerimonie con le quali delle sostanze nutritive sono scelte, elaborate e consumate nell’ambito di pratiche sociali condivise – dal banchetto allo street food, dalla cena di gala al finger food; dall’altro è la ricerca di una sintesi efficace che elabori il gusto, scavi nella coerenza che esiste tra gli alimenti e i loro caratteri e promuova nuove poetiche come è stata l’avventura della eat-art, o inedite forme espressive, come il design Q, il design del cibo pensato alla stregua di una materia estetica.
Gianni-Emilio Simonetti
Le figure del godimento
Cultura materiale e arti cucinarie
La tavola è stata il nostro primo altare, oggi è una biblioteca che non sappiamo più leggere. Un tempo la fame guidava gli uomini alla ricerca di se stessi, poi venne l’apparente abbondanza mercantile e gli atti alimentari sono degenerati in rappresentazioni che la modernità ha risolto in un puro desiderio senza oggetto.
Gianni-Emilio Simonetti
La suonatrice di Theremin
L'insurrezione di Kronshtadt nei ricordi di Anastasija S. musicista e cuoca
Kronshtadt 1921, Russia. Una rivolta durata appena 18 giorni si chiude nel modo più crudele. L'insurrezione dei marinai dell'isola del mar Baltico viene sedata dalle guardie rosse, guidate da Leon Trotski, a pochi anni di distanza dalla Rivoluzione d'Ottobre. Anastasija S. è scampata a quel massacro e si rifugia a Parigi.
Gianni-Emilio Simonetti
La sostanza del desiderio
Cibo, piaceri e cerimonie
Cuochi di corte che si suicidano per una partita di pesce che tarda ad arrivare. Un asparago abbandonato sul tavolo di una cucina che segna l''inizio dell''arte contemporanea. Un cuoco-architetto che, nella sua rivolta contro la materia, getta le basi della nouvelle cuisine. Preparare un serpent de couvent con il quale rimediare alla concupiscenza di schiere di novizie.
Gianni-Emilio Simonetti
La vivandiera di Montélimar
Il secolo delle rivolte logiche e la nascita della cucina moderna nelle memorie di una pétroleuse
Un quadro del Seicento napoletano, la rivolta della Comune di Parigi nel 1871 e una scuola di cucina per brave ménagères. Tre fili narrativi annodati da Ginevra, la protagonista di questo libro. Una tela che cela segreti e che forse è il simbolo della modernità, un’insurrezione soffocata nel sangue e conclusa con l’esilio dei suoi protagonisti, una cuoca che ha conosciuto la fame e si trova a nutrire la baldanzosa borghesia parigina.
Gianni-Emilio Simonetti
La domesticazione sociale
Sulla modernità e il disagio che la governa
La «domesticazione sociale» è l’altro nome di quelle pratiche di dominio che sono all’origine dell''obbedienza, del consenso, della pace sociale. Non semplici ideologie, forme di cultura o teorie, ma vere e proprie forze che plasmano la nostra vita, modellano i nostri comportamenti e vincolano il nostro «comune».
Gianni-Emilio Simonetti
L'agonia e i suoi sarti
1968-1998: le ragioni dell'assalto e quelle della resa
«La cosa più importante è la più nascosta. Da vent''anni a questa parte niente è stato sommerso da tante bugie imposte quanto la storia del maggio 1968. Tuttavia sono state tratte lezioni utili da alcuni studi privi di mistificazioni su quelle giornate e sulle loro origini, ma questo è un segreto di Stato» (Guy Debord, 1988).
Gianni-Emilio Simonetti
La funzione sociale dell'arte e la follia
Medicalizzare l'alterità
In una società in cui la cultura non ha mai coinciso con la vita corrente, l’arte – che fino alla rivoluzione industriale è stata una celebrazione di questa società e delle sue ideologie – non è riuscita a diventare ciò che le avanguardie storiche si aspettavano da essa.